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La fame nervosa notturna

A quanti di noi, soprattutto alla sera, viene quella voglia di mangiare qualcosa di sfizioso o quel dolcetto in più oppure di aprire una tavoletta di cioccolato o un pacco di patatine e mangiarlo tutto, senza rendersene conto?

Molto spesso, pensiamo che mangiare sia l’unica soluzione di benessere per risolvere i nostri problemi e paure, le tensioni accumulate dopo una giornata lavorativa; dietro a tutto ciò, non c’è la semplice golosità, bensì qualcosa di più profondo. Vi siete mai domandati se si tratta veramente di fame?

Che cos’è la fame nervosa notturna?

La sindrome da alimentazione notturna, detta anche night eating syndrome (NES) è un disturbo dell’alimentazione che va generalmente a braccetto con altri due problemi: il disturbo dell’umore e quello del sonno.

Chi è affetto da questa sindrome assume all’incirca 3.000 calorie al giorno. Una quantità di gran lunga maggiore rispetto a quella che di solito introducono nel loro organismo le persone obese.

L’incontrollato desiderio di cibo porta i soggetti che ne soffrono ad aprire di frequente il frigorifero durante le ore notturne. Non si sta parlando di pasti lunghi e abbondanti, bensì di spuntini frequenti caratterizzati da un esagerato contenuto di calorie.

I medici hanno constatato, inoltre, che la maggior parte delle persone affette da questa patologia presentano cali dell’umore durante la giornata e soffrono di depressione.

Legato a quanto sopra scritto vi sono il forte senso di colpa, la vergogna e la rabbia che provano i soggetti colpiti da NES rendendosi conto del loro comportamento sbagliato e nocivo alla loro salute.

Malgrado questa loro consapevolezza, però, non riescono a porvi rimedio fermandosi.

Quali sono le cause della fame nervosa notturna?

Gli specialisti e i ricercatori non sono ancora riusciti a fornire dei dati chiari ed esatti circa l’età durante la quale comparirebbero i primi sintomi della fame nervosa notturna, ma hanno constatato che generalmente si presentano dai trent’anni in su.

Dagli studi compiuti sinora in diversi Paesi su differenti gruppi di persone affette da NES gli studiosi hanno individuato l’influenza di alcuni specifici ormoni; stiamo parlando, in particolare, dell’ACTH e del cortisolo.

Quali sono le funzioni specifiche dell’ACTH e del cortisolo?

ACTH

Si tratta di un ormone che ha la funzione di stimolare la produzione di altri ormoni come il cortisolo e di mantenere in salute le ghiandole surrenali.

Il picco più alto della produzione di ACTH si raggiunge prima del risveglio, mentre il suo livello minimo lo si riscontra durante le ore notturne.

La sua produzione può essere influenzata da diversi fattori come l’ansia, lo stress, l’ipoglicemia e l’attività fisica.

Il cortisolo

Anche questo è un ormone e viene prodotto dalle ghiandole surrenali. La sua principale funzione è quella di regolare i livelli di stress dell’organismo.

Quando il soggetto è sotto stress il suo corpo produce maggiori quantità di cortisolo che diminuisce la percezione del dolore e fa alzare, allo stesso tempo, lo stato di vigilanza.

Quando la persona affronta un periodo di particolare e costante stress, il suo corpo produce questo ormone in maniera continuativa, risvegliando in questo modo un forte desiderio di cibo ad alto contenuto calorico.

I ricercatori hanno capito che all’origine del disturbo della sindrome dell’alimentazione notturna vi potrebbe essere anche la mutazione della sincronia di due precisi geni.

Questi due geni svolgono la delicata funzione di regolare non solo l’appetito, ma anche i ritmi sonno-veglia.

Di conseguenza, gli improvvisi attacchi di fame non potrebbero avere solo un’origine psicologica ed emotiva, ma anche genetica.

Che cosa fare se si è affetti dal disturbo della fame nervosa notturna

Le persone affette da NES non solo non riescono a riposare bene durante la notte ma possono soffrire, con l’andare del tempo, di altri problemi di salute.

I soggetti colpiti da questo disturbo hanno, inoltre, un livello di qualità della vita molto più basso rispetto a coloro che non soffrono di fame nervosa notturna.

Se anche tu sei colpito da questa sindrome dovresti iniziare a seguire i consigli qui sotto elencati:

  • Regolare l’alimentazione durante il resto della giornata: a tal proposito ti consigliamo prima di tutto di rivolgerti ad un nutrizionista ed esporgli il tuo problema. Ricorda, i pasti dovrebbero essere cinque e li dovresti rispettare tutti, cercando di mangiare a sazietà senza mai, però, abbuffarti. In questo modo potrai mantenere stabili i livelli di zucchero nel corpo. Dovresti mangiare il necessario in modo che l’organismo non richieda il nutrimento in momenti della giornata non adeguati come, ad esempio, durante la notte. Un altro piccolo trucco che potrebbe aiutarti è quello di non saltare i pasti e preferire i cibi come il riso e la pasta. Questi alimenti sono dei carboidrati complessi che ti aiuteranno a stabilizzare i livelli del cosiddetto “ormone del buonumore”, ossia la serotonina.
  • Bere anziché mangiare in caso di attacco notturno di fame. L’attacco di fame notturno potrebbe essere dovuto a un livello basso di serotonina, per questo ti consigliamo di bere al posto di mangiare. A questo proposito cerca di tenere a portata di mano infusi e tisane da bere nel momento in cui sei preda di un attacco di fame.
  • Scegliere bene i cibi che si mangiano. Come abbiamo già scritto, dovresti preferire i cereali da mangiare anche durante il pasto serale perché le loro fibre stimoleranno la tua sensazione di sazietà. Anche il pane integrale, i fagioli, ma anche la frutta come le banane ti saranno molto utili. Queste ultime, ad esempio, sono ricche di magnesio e potassio che ti faranno sentire sazio.
  • Fare un’attività fisica costante. Ti consigliamo di effettuare un’attività fisica non troppo pesante, come ad esempio delle camminate in mezzo alla natura. Ti suggeriamo, inoltre, di praticare sport o altri tipi di attività che richiedono un certo sforzo fisico non più tardi delle sette di sera. In caso contrario potresti avere dei grossi problemi in quanto l’adrenalina prodotta ostacolerebbe il riposo notturno.
  • Assumere per periodi più o meno lunghi degli integratori naturali. Gli integratori naturali potrebbero essere un valido aiuto per la risoluzione del problema che ti affligge. Dovresti assumerli seguendo, contemporaneamente, gli altri consigli che ti abbiamo dato.

Come riconoscerla?

  • Colpisce all’improvviso, sentendo l’urgenza di mangiare
  • Fa desiderare solo alcuni cibi, specialmente dolci e grassi, che forniscono immediata energia
  • Non si ferma anche se si è sazi
  • È spesso irrazionale, ovvero non ci si accorge di tutto ciò che si sta mangiando
  • Porta con sé i sensi di colpa dopo aver mangiato senza controllo, innescando meccanismi di malumore generale

Ma è possibile combatterla:

  • cercare di capirne i motivi, magari chiedendo anche un aiuto esterno oppure tenendo un semplice ma efficace diario alimentare, sul quale annotare i vostri stati d’animo e le “voglie” di cibo che avete; così facendo, avrete una maggiore consapevolezza di ciò che state facendo
  • trovate un’alternativa o un mezzo per sfogare le vostre emozioni: una passeggiata, una telefonata ad un amico/a, leggere un libro ecc..
  • se non ti viene subito naturale, ritenta, non arrenderti al primo fallimento
  • impara a mangiare per il tuo benessere, le sensazioni saranno da subito migliori

Un valido aiuto ci proviene dalla natura:

  • arancio amaro, sottoforma di infuso dei suoi fuori aiuta a placare gli stati di irrequietezza
  • biancospino, consigliato a chi soffre di palpitazioni e attacchi di panico
  • griffonia, per gli attacchi di fame nervosa, soprattutto notturni
  • tiglio, per placare lo stress e distendere le pareti intestinali dagli spasmi
  • valeriana, è in gradoo di ridurre l’eccitabilità del sisitema nervoso ed è efficace per combattere insonna e stati ansiosi.

Provate a mettere in pratica questi piccoli ma efficaci accorgimenti, e inizierete a guardare il cibo con occhi e testa diversi, facendo gli alimenti degli alleati per il proprio benessere!!

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