dott. Febo Quercia - Biologo Nutrizionista +39 081 1955 0418 +39 347 570 6003 studio@feboquercia.it

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La gastrite è un processo infiammatorio acuto o cronico della parete gastrica. I sintomi classici del disturbo sono acidità, bruciori e crampi allo stomaco, vomito e nausea, ma se per le varianti croniche sono necessarie approfondite indagini diagnostiche e terapie farmacologiche mirate, per le forme più lievi è sufficiente un po’ di riposo associato ad una dieta leggera e bilanciata elaborata ad hoc da un professionista.

La gastrite, nella maggior parte dei casi, è causata da cattive abitudini alimentari (alcol, spezie, alcuni condimenti e cibi irritanti per la mucosa gastrica) ma anche l’abuso di tabacco o farmaci di utilizzo comune con proprietà gastrolesive (aspirina e simili) ne possono favorire la comparsa.
Non vanno però sottovalutati anche altri fattori scatenanti quali:
Infezioni croniche: quando i batteri cominciano a proliferare senza controllo, possono causare danni allo stomaco, in particolare al rivestimento tramite erosione e ulcere. Questo accade soprattutto quando la funzione immunitaria è poco sviluppata, dallo stress oppure da una dieta sbagliata.
Alimenti infiammatori: spesso, anche senza accorgercene, abusiamo di cibi che infiammano il nostro intestino e, di conseguenza, attivare la risposta della mucosa dello stomaco. I cibi acidi, quelli piccanti, gli alimenti molto elaborati, lavorati e industrializzati, cibi confezionati, alcool e caffeina possono scatenare i sintomi.
Disturbi alimentari – quando presenti, aumentano l’infiammazione e i sintomi della gastrite. In questi casi è molto utile essere affiancati anche da un supporto psicologico, oltre che da un nutrizionista.
Risposta autoimmune: quando il sistema immunitario attacca le cellule sane del rivestimento dello stomaco, allora si parla di gastrite autoimmune. Molto dipende – secondo alcuni studi, da carenze di vitamina B12 e ferro. Questo tipo di carenza può provocare malassorbimento e riduzione dei livelli di secrezione dei succhi gastrici.
Carenze nutrizionali: quando si hanno, come ti anticipavo già prima, carenze nutrizionali si va incontro alla gastrite. In particolare, mancanza di zinco, vitamina C e vitamina D sono le maggiori colpevoli di questa sintomatologia.

SINTOMI E I SEGNI DELLA GASTRITE

Inizialmente, la gastrite è asintomatica, sembra quasi un appesantimento o una cattiva digestione. Poi iniziano in modo sempre più frequente: dolore addominale, nausea e gonfiore, senso di costipazione, pienezza dopo i pasti, perdita di peso e appetito. Nei casi più gravi di gastrite, alcune persone sperimentano ulcere e sanguinamenti allo stomaco.

La gastrite si manifesta con gli stessi sintomi, più o meno, in tutti i pazienti. Quello in cui differisce sono i diversi tipi di gastrite:

  • gastrite acuta: è il caso più improvviso che si può manifestare. Dura poco e si sviluppa su un periodo più breve di tempo. I sintomi sono acutizzati e più riconoscibili rispetto alle altre forme di gastrite. Si parla di “episodio”.
  • gastrite cronica: è una condizione che si sviluppa gradualmente e può avere complicazioni sul lungo periodo, causando anche altri problemi di salute. La mucosa gastrica – col tempo, si assottiglia aumentando l’aumento dell’infiammazione.
  • gastrite atrofica: questa forma di gastrite cronica comporta la perdita delle cellule ghiandolari gastriche che vengono sostituite da tessuto cicatriziale fibroso. La conseguenza è quella di avere uno scarso assorbimento dei nutrienti e carenze nutrizionali.
  • Aumenta il rischio di una reazione autoimmune (e lo sviluppo di una condizione o malattia dello stesso tipo), ipegastrinemia, bassi livelli di acido gastrico e rischio di anemia.

COME MIGLIORARE PER GUARIRE

Come abbiamo già accennato, i motivi per cui soffri di una delle forme elencate di gastrite sono diversi. Stile di vita errato, salute cagionevole, una dieta sbagliata o problemi nutrizionali possono essere un buon punto di partenza dal quale cominciare a correggere il tiro. Il miglior consiglio che puoi seguire è quello di iniziare proprio dall’alimentazione corretta, che però non è solo seguire una dieta elaborata appositamente per il caso specifico, ma si basa soprattutto sull’osservanza di alcune norme comportamentali molto semplici come:

Mangiare lentamente. Una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo. Per questo motivo è importante evitare di abbuffarsi e fare molta attenzione con quei cibi di difficile masticazione (soprattutto quando la dentatura non lo consente). Oltre a masticare lentamente è importante farlo in un’atmosfera rilassante rimanendo seduti per qualche decina di minuti al termine del pasto. Si sconsiglia vivamente di mangiare nei momenti in cui si è particolarmente nervosi o stanchi e soprattutto si sconsigliano pasti frugali o in “corsa”.

Evitare pasti abbondanti. In presenza di gastrite è molto importante ripartire correttamente i pasti nell’arco della giornata. Bisogna innanzitutto sforzarsi di mangiare ad orari regolari senza mai saltare un pasto o ritardarlo eccessivamente. Per non affaticare troppo lo stomaco è inoltre importante evitare pasti troppo abbondanti soprattutto alla sera. Uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio contribuiscono a tamponare l’acidità di stomaco evitando che questa salga troppo a causa del digiuno prolungato.

Mangiare prebiotici e probiotici. Alimenti con funzione prebiotica come asparagi, banane e carciofi aiutano a nutrire il microbiota (quella che chiamiamo comunemente flora batterica intestinale). Yogurt o kefir con fermenti lattici vivi aiutano invece a ottimizzare la popolazione del microbiota, e sono utili soprattutto dopo cure antibiotiche per rafforzare le difese immunitarie. Un ottimo rimedio sono anche gli integratori di probiotici di buona qualità, assunti per almeno 15 giorni consecutivi.

Prendersi cura del proprio intestino. Non si fa mai questo collegamento eppure tra le più frequenti cause della manifestazione dei sintomi della gastrite troviamo le infezioni intestinali. Ci sono tantissime varietà: Helicobacter pylori, batteri nocivi, virus, candida, funghi, parassiti. L’imbarazzo della scelta, in pratica. Oltre a consigliarti di farti seguire da un bravo specialista per risolvere, voglio segnalarti l’importanza di risolvere questo tipo di problematica perché le infezioni possono provocare danni davvero gravi al tuo organismo

Riposare la mente. Non va assolutamente sottovalutato il benessere mentale. La gastrite comune può essere peggiorata dalla cattiva gestione di stress e ansia: relax e riposo complessivo oltre a dieta e attenzione, possono fungere da combinazione perfetta e vincente.

COME E COSA MANGIARE

Per chi soffre di gastrite, seguire una dieta equilibrata è uno degli aspetti più rilevanti per la risoluzione del problema. Seguire una dieta più sana ha delle enormi ripercussioni sullo stato di salute dell’intero apparato digerente: è lì che viene processato il cibo che assumiamo, e la sua qualità influisce direttamente sul nostro stato di salute.
Cosa fondamentale è evitare cibi piccanti e grassi che causano una maggiore secrezione di succhi gastrici; fritti, acidi e troppo dolci che possono irritare il rivestimento dello stomaco già infiammato, aggravando il disagio. Tipicamente quindi è bene ridurre il consumo di alimenti come cioccolato, pomodori, agrumi o bevande irritanti come alcolici o caffè.

REPETITA IUVANT

È quindi indispensabile evitare, specie nella fase acuta di gastrite:

  • tutti gli alimenti ad alto tenore di grassi che potrebbero aumentare la secrezione di acido da parte dello stomaco (quali carni rosse, pesci grassi o conservati e formaggi grassi, in particolare quelli fermentati come gorgonzola e pecorino)
  • tutti i condimenti particolarmente speziati contenenti per esempio pepe bianco e nero, aglio e peperoncino
  • fare particolare attenzione alla frutta acidula come limoni, mandarini, arance eccetera, e alla frutta secca, quest’ultima troppo ricca di grassi e proteine
  • limitare il consumo di alimenti raffinati, come la pastapane bianco e cracker
  • eliminare i cibi che producono gas come broccoli, cavolo, cipolle, latte, fagioli secchi e piselli, e alcuni frutti.

Bisogna invece fare attenzione a portare in tavola:

  • Alimenti leggeri e a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri e freschi). Evitando di consumare nello stesso pasto fonti proteiche differenti, come uova e carne o legumi o formaggi
  • Piatti semplici e non elaborati privilegiando la bollitura, la saltatura con olio extra vergine di oliva o la cottura alla griglia
  • Alimenti ricchi di fibre. Non provocano un aumento dell’acidità gastrica, quindi sono consigliabili tutte le verdure fibrose (fagiolini, carciofi, sedano, lattuga, cavolo, ortiche eccetera). Sconsigliabili invece i pomodori per la loro natura acidula
  • Alimenti contenenti flavonoidi, come mele, sedano e mirtilli perché possono inibire la crescita di Helicobacter pylori
  • Alimenti ricchi di antiossidanti, specialmente frutta come mirtilli, ciliegie eccetera. e ortaggi
  • Cibi ad alto contenuto di vitamine del gruppo B e ricchi di calcio, quali mandorle, fagioli, ortaggi a foglia (come spinaci) e verdure di mare
  • Per quanto riguarda le bevande sono consigliati i succhi di frutta non acidi, il latte in poca quantità e scremato e lo yogurt da bere, oltre che, ovviamente, una buona quantità di acqua.

RIMEDI NATURALI

Tra i rimedi contro la gastrite purtroppo ci troviamo sempre di fronte ai gastroprotettori chimici come gli inibitori di pompa protonica e gli H2 antagonisti che, con meccanismi diversi, riducono le secrezioni acide dello stomaco, abbiamo però (e fortunatamente) anche gastroprotettori naturali come diversi flavonoidi che si trovano negli alimenti vegetali come i frutti rossi e le droghe vegetali come la radice di liquirizia e le altre erbe usate per preparare tisane contro la gastrite.

Molto utilizzato è anche il bicarbonato per la gastrite, perché alzando il pH dello stomaco, può aiutare a limitare danni alla mucosa e a ridurre sintomi come il bruciore.

Per proteggere la mucosa dell’esofago dal reflusso, invece, sono efficaci gli alginati. Si tratta di sostanze presenti in diverse alghe che, a contatto con l’acido dello stomaco, formano un gel in grado di impedire la risalita del contenuto gastrico verso l’esofago.

Se vuoi conoscere altri rimedi naturali, visita il mio approfondimento a questo link

La gastrite può essere invalidante, risolvi la sintomatologia migliorando subito la tua alimentazione e indagando a fondo sulle cause sottostanti. Non fermarti al farmaco, vai oltre.
Questa infiammazione va trattata a fondo e analizzata per bene perché puoi ottenere ottimi risultati attraverso la dieta, l’esercizio, l’integrazione e la gestione dello stress.
Sono qui per te, contattami per stare bene davvero.

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