Oggi, più che mai, è importante rivalutare i rapporti esistenti tra cibo e salute, perché è sempre più evidente il rapporto tra errate abitudini alimentari e malattie, soprattutto in funzione della diversità genetica e dell’ambiente in cui viviamo. Abbiamo necessità di acquisire sempre maggiori conoscenze sulle interazioni tra cibo e salute; è iniziata l’era dell’epigenetica e il tramonto del dogma centrale o determinismo genetico.
Ci viene in soccorso la Lipidomica, che è la branca che studia i grassi nella loro interezza.
L’analisi lipidomica studia la composizione della membrana cellulare, in particolare la percentuale dei lipidi (acidi grassi) che la costituiscono.
La membrana è indispensabile alla vita, in quanto rappresenta l’involucro entro cui avvengono tutti i processi metabolici della cellula. La membrana non è uno spettatore di questo metabolismo, ma anzi partecipa vivamente al corretto funzionamento, in base a scambi di nutrienti ed ossigeno, riceve ed invia segnali per l’adattamento alle condizioni fisiologiche e patologiche in cui la cellula si trova ad operare.
Una completa valutazione dello stato del soggetto si può quindi fare a livello molecolare tenendo conto della composizione delle membrane cellulari, sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi. Le principali famiglie di acidi grassi sono quattro:
Se questi gruppi di acidi grassi sono in equilibrio, allora vivremo in buona salute, altrimenti prepareremo uno stato di squilibrio che può essere silente, ed aumentare la possibilità di andare incontro a patologie e invecchiamento precoce. Non è difficile incappare in errori della dieta, l’industria alimentare ci fornisce occasione ogni momento, per esempio con cibi contenenti acidi grassi saturi da oli cosiddetti vegetali, e acidi grassi trans (i peggiori).
La combinazione di queste molecole,“cuore” strutturale e funzionale della membrana, deriva da diversi contributi: condizione metabolica, alimentari, familiarità, abitudini di vita, stress e le eventuali patologie che interessano il soggetto.
* In ambito nutrizionale, per elaborare una strategia alimentare corretta
* Per la salvaguardia della salute del tuo cuore
* Nei blocchi metabolici
* nella sindrome metabolica
* nelle malattie degenerative
* nei casi di infertilità “idiopatica”
* In caso di sovrappeso
* Per la salute e fisiologia del nostro cervello e della vista
* Per gli sbalzi di umore
* In gravidanza, per garantire il giusto equilibrio nutrizionale a te e al tuo bambino
* Nello sport, per il miglioramento di alcune condizioni necessarie a sostenere la performance atletica.
Il test viene effettuato partendo da un semplice prelievo di sangue capillare attraverso un apposito KIT.
Il campione prelevato è quindi spedito al laboratorio e analizzato, il referto sarà disponibile dopo una settimana presso lo studio nel quale è stato effettuato.
Non è necessario il digiuno.
Dall’interpretazione dei dati ottenuti, si ottengono informazioni fondamentali utili a redigere un piano alimentare strettamente personalizzato e studiato ad hoc sulla propria condizione fisiologica.
Una “dieta lipidomica” è quindi elaborata per variare l’assunzione quotidiana dei lipidi in funzione delle carenze o degli eccessi riscontrati.