I breath test vengono prescritti dal medico in presenza di sintomi riconducibili a un’intolleranza o ad un malassorbimento di zuccheri normalmente assorbibili, come lattosio, sorbitolo, fruttosio o glucosio, o non assorbibili come il lattulosio e lo xilosio.
In questi casi, la metodica operativa del breath test, concettualmente semplice, prevede l’assunzione di una dose prestabilita di un determinato zucchero (ad esempio 20 grammi di lattosio) e la successiva analisi dei gas espirati dal paziente dopo un certo periodo di tempo. Si ricerca in particolare il picco di idrogeno nell’aria espirata, la cui presenza è spia di fermentazione intestinale dello zucchero non assorbito, da parte della flora batterica del colon.
I breath test vengono prescritti dal medico in presenza di sintomi riconducibili a un’intolleranza o ad un malassorbimento di zuccheri normalmente assorbibili, come lattosio, sorbitolo, fruttosio o glucosio, o non assorbibili come il lattulosio e lo xilosio.
In questi casi, la metodica operativa del breath test, concettualmente semplice, prevede l’assunzione di una dose prestabilita di un determinato zucchero (ad esempio 20 grammi di lattosio) e la successiva analisi dei gas espirati dal paziente dopo un certo periodo di tempo. Si ricerca in particolare il picco di idrogeno nell’aria espirata, la cui presenza è spia di fermentazione intestinale dello zucchero non assorbito, da parte della flora batterica del colon.
Il breath test perde valore diagnostico nei soggetti sani intolleranti al lattosio ma con una flora intestinale scarsa, compromessa dall’uso di antibiotici o dall’abuso di lassativi e clisteri; questi soggetti possono infatti risultare falsamente negativi al test (quindi apparire sani nonostante siano effettivamente intolleranti al lattosio).
Per questo, in chiave di una ottimale preparazione al breath test, è importante:
* sospendere l’assunzione di antibiotici ed estratti pancreatici nei 7-15 giorni che precedono l’esame;
sospendere fermenti lattici, lassativi o antidiarroici almeno una settimana prima del test;
* evitare, nelle 24 ore precedenti l’esame, il latte ed i latticini di origine animale (ammesso, ad esempio, il latte di soia o di riso), ma anche tutti i prodotti alimentari che possono contenere lattosio come additivo: panini al latte e prodotti da forno, biscotti, pizze dolci, crostate, plum-cake, dolcetti, merendine, cioccolato, nutella, gelati, creme, budini condimenti e salse varie, salumi ed insaccati ad eccezione di prosciutto crudo, coppa, culatello e bresaola. In particolare, la sera prima dell’esame mangiare solo ed esclusivamente riso, carne non conservata, uova e pesce, condire solo con olio e sale, evitare il burro e la margarina, e bere solo acqua (gasata o non gasata).
Dalle ore 21.00 del giorno precedente l’esame il paziente deve osservare un digiuno completo (può bere liberamente acqua non gassata).
Si tenga inoltre presente che il lattosio è usato come base per più del 20% dei farmaci prescrivibili e per circa il 6% dei prodotti farmaceutici da banco.
L’astensione da tutte le possibili fonti di lattosio in vista del breath test dev’essere particolarmente attenta e scrupolosa in caso di marcata intolleranza allo zucchero..
Il giorno prima dell’esame non fumare.
La mattina dell’esame rimanere a digiuno.
Durante l’effettuazione del test si dovrà evitare di mangiare e di fumare. Si potrà assumere solo una piccola quantità d’acqua (mezzo bicchiere) naturale non gassata.
E’ bene rimandare l’esecuzione del breath test al lattosio in presenza di diarrea importante e di patologie intestinali acute, come salmonellosi e gastro-enteriti vitali; analogo discorso in caso di recente sottoposizione (meno di 30 giorni) a procedure diagnostiche come la colonscopia o il clisma opaco.
Falsi positivi sono meno frequenti e legati alla presenza di una sovracrescita batterica nel tenue.
I sintomi dell’intolleranza al lattosio si manifestano con il consumo di questa sostanza e sono:
* gonfiore addominale,
* diarrea,
* presenza di gas intestinale,
* dolore addominale e crampi,
* sensazione di pienezza,
* gorgoglio intestinale,
* nausea.
I Sintomi meno comuni
Se vengono assorbite dall’intestino, le tossine entrano nella circolazione sanguigna, al pari degli altri nutrienti. Qui raggiungono i muscoli e i tessuti nervosi, provocando sintomi come:
* Mal di testa
* Irritabilità
* Fatica
* Diminuzione delle capacità uditive
* Allergie
* Dolore muscolare e articolare
* Possibile riduzione della fertilità
* Tachicardia
Questi sintomi si presentano in maniera diversa a seconda delle persone. Non tutti hanno la stessa risposta alle tossine o lo stesso grado di intolleranza al lattosio.
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